Il Welfare di Prossimità: la Risposta di Milano alle Trasformazioni Demografiche
di Redazione
28/07/2025
Il Piano Triennale 2025-2027 si Basa sull'Analisi dei Bisogni Emergenti e Punta sull'Amministrazione Condivisa con il Terzo Settore
La Giunta comunale di Milano ha approvato il Piano di sviluppo del Welfare per il triennio 2025-2027, un documento programmatico che delinea le aree strategiche di intervento per le politiche sociali dei prossimi anni. Il testo è il risultato di un percorso condotto dall'Assessorato e dalla Direzione Welfare e Salute, con il supporto scientifico del CERGAS SDA Bocconi School of Management e di Codici Ricerche. Il documento sarà ora sottoposto alle osservazioni dei Municipi e del Terzo settore, per poi essere riapprovato dalla Giunta e adottato in via definitiva dal Consiglio comunale.
Il piano, articolato in 84 pagine, prende le mosse da un'analisi dei trend demografici e dell'evoluzione dei bisogni sociali. I dati descrivono una città che, in linea con il resto del Paese, sperimenta un progressivo invecchiamento della popolazione: gli over 65 rappresentano il 20% dei residenti e l'età media complessiva ha raggiunto i 46 anni. Questo fenomeno, determinato dalla diminuzione della natalità e dall'allungamento della speranza di vita, coinvolge anche la popolazione di cittadinanza non italiana, che costituisce il 21% dei residenti. Questa trasformazione demografica pone il sistema di assistenza di fronte a sfide complesse. Si stima che circa 78.000 persone con più di 65 anni, di cui il 71% donne, vivano in condizioni di non autosufficienza. Il carico della loro cura ricade in gran parte sui caregiver familiari, poiché le soluzioni residenziali, pur registrando a Milano un tasso di copertura superiore alla media italiana, non sono sufficienti a soddisfare la domanda. La condizione di non autosufficienza è inoltre aggravata da una crescente solitudine: i nuclei monocomponente sono aumentati dal 45% al 57% in vent'anni, e la percentuale di persone non coniugate è passata dal 40,2% al 50% nello stesso periodo. La ridotta capacità delle reti familiari di rispondere ai bisogni di assistenza ha ripercussioni anche sulla salute mentale e sulla disabilità, con stime che indicano la presenza di oltre 48.000 persone con disturbi depressivi e circa 62.000 persone con disabilità.
Per affrontare questo scenario, il piano propone un approccio fondato sui principi dell'amministrazione condivisa e della ricomposizione dell'offerta di servizi, con l'obiettivo di costruire un nuovo modello di welfare di prossimità. Strumento fondamentale di questa strategia sono le procedure di coprogettazione, iter partecipativi in cui la pubblica amministrazione e il Terzo settore collaborano in modo paritario per definire le risposte ai bisogni, superando la logica dell'affidamento di un servizio. Sono già state avviate otto di queste procedure, che coinvolgono 200 enti del Terzo settore e affrontano le principali sfide della città, dal contrasto alla grave emarginazione alla salute mentale. Le coprogettazioni sono strutturate per valorizzare la collaborazione con altre istituzioni e realtà del territorio, come università, fondazioni e imprese.
Il percorso che ha portato alla stesura del documento ha permesso di identificare quattro questioni prioritarie attorno alle quali concentrare sforzi e investimenti: la protezione delle persone più fragili; la pluralità delle risposte e dei servizi; l'accessibilità alle opportunità; la presa in carico della solitudine e la promozione di reti di supporto. L'assessore al Welfare, Lamberto Bertolé, ha sottolineato come queste priorità indichino la direzione delle future politiche sociali. A sostegno di questa visione, l'Amministrazione conferma il proprio impegno economico: negli ultimi quattro anni sono stati investiti oltre un miliardo di euro nel settore, e con l'assestamento di bilancio in discussione si aggiungeranno ulteriori 24 milioni a quanto già stanziato per l'anno in corso. L'Amministrazione è consapevole che le risorse comunali non possono coprire da sole l'intero fabbisogno, e per questo motivo intende ampliare la collaborazione a tutti gli attori della città.
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