La Lombardia travolta dal maltempo: Fontana scrive a Meloni
di Redazione
29/09/2025
Le piogge torrenziali che hanno segnato il settembre lombardo hanno lasciato dietro di sé frane, interruzioni stradali e decine di famiglie sfollate. In una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il governatore Attilio Fontana ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.
Una crisi estesa dal Lario a Milano
La prima fase si è aperta nella notte tra il 9 e il 10 settembre, con nubifragi che hanno colpito duramente il Comasco e il Basso Lario. Pochi giorni dopo, dal 22 settembre, nuovi episodi hanno investito gran parte del territorio regionale: Como, Monza Brianza, Varese, Milano e altre province hanno visto strade interrotte, case invase da fango e cittadini costretti a cercare rifugio altrove.
Il bilancio provvisorio conta oltre cento persone evacuate, con la sola provincia di Como che registra più di 70 sfollati. Per molti il ritorno nelle abitazioni non sarà possibile nel breve periodo.
Soccorsi in campo e richiesta di aiuti
Il 22 settembre i Vigili del Fuoco hanno registrato quasi 400 interventi, un numero che fotografa con chiarezza l’intensità della crisi. I Comuni stanno adottando provvedimenti d’urgenza per assistere la popolazione e ripristinare i collegamenti, mentre gli uffici regionali raccolgono i dati sui danni.
Le cifre, ancora provvisorie, parlano di decine di milioni di euro. Da qui la richiesta della Regione al Governo: riconoscere l’eccezionalità dell’evento e attivare lo strumento dello stato di emergenza, indispensabile per assicurare risorse straordinarie a comunità che stanno affrontando una prova durissima.
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