PM10 oltre i limiti: Cremona attiva le misure antinquinamento. Previsioni sfavorevoli e protocollo regionale in azione

Il segnale d’allarme arriva dalle rilevazioni ARPA Lombardia del 12 novembre 2025: per il terzo giorno consecutivo, in provincia di Cremona la concentrazione media giornaliera di PM10 ha superato il limite consentito. Una condizione che, secondo il sistema regionale di controllo, rende obbligatoria l’attivazione delle misure temporanee antinquinamento di primo livello.

Una combinazione di fattori: inquinanti da traffico e riscaldamento, ma anche meteo avverso

La decisione della Regione Lombardia non è soltanto una risposta meccanica ai dati delle centraline. Le previsioni atmosferiche indicano una situazione stabile, con scarsa ventilazione e condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti. In simili scenari, ogni giorno di ritardo significherebbe un peggioramento della qualità dell’aria, soprattutto nelle aree urbane maggiormente esposte.

Le limitazioni riguardano diversi settori: dal riscaldamento domestico – con lo stop agli impianti a biomassa legnosa fino a 3 stelle – alla temperatura interna delle abitazioni, che dovrà essere abbassata di un grado. Sono sospese le combustioni all’aperto e lo spandimento non controllato dei liquami zootecnici.

Mobilità limitata per i veicoli più inquinanti e monitoraggio costante

Sul versante dei trasporti, lo stop alla circolazione interesserà tutti i veicoli benzina euro 0-1 e diesel euro 0-4, anche se dotati di FAP o iscritti al programma Move-In, in tutti i Comuni sopra i 30.000 abitanti.
Le restrizioni, che coinvolgono anche la provincia di Pavia, saranno rivalutate nei prossimi giorni in base all’evoluzione delle condizioni meteo e dei livelli di PM10. Per seguire gli aggiornamenti, il portale Infoaria offre un servizio di notifiche rapide, utile per cittadini e imprese.